L’Isola di Keyodhoo
Nell’immaginario collettivo quando si parla di Maldive ci si riferisce a costosi resort a 5 stelle, con prezzi proibitivi e fruibili soltanto dai più abbienti o comunque a seguito di un importante sforzo economico.
Il nostro progetto nasce proprio per sfatare questo falso mito: le Maldive sono una meta idilliaca alla portata di tutti.
Tra le 1190 isole (in 26 atolli) che costituiscono l’arcipelago solo una piccola parte è abitata e si divide tra quelle occupate da resort e isole dei locali.
Qui la popolazione Maldiviana conduce una vita umile, pacifica e riservata, dedicandosi alla pesca e alla lavorazione dei materiali derivati dalle palme da cocco come principali attività di sostentamento.
Se fino a qualche anno fa le isole di pescatori venivano visitate dai turisti solo grazie a escursioni giornaliere, ora è possibile viverle a 360° scegliendo di soggiornarvi grazie a intime e graziose strutture alberghiere.
Queste guesthouse sono accoglienti, confortevoli, dotate di tutti i servizi necessari e consentono agli ospiti di respirare l’autentica atmosfera maldiviana al di là del lusso sfrenato dei resort.
La loro gestione è spesso in mano a famiglie di locali, ma non solo: sempre più persone provenienti da tutto il mondo si trasferiscono alle Maldive desiderose di cambiare stile di vita e dedicarsi all’ospitalità in un posto in cui i ritmi sfrenati della società capitalistica sembrino distanti anni luce.
Proprio come ho fatto io.
Le isole di pescatori hanno un numero di abitanti che varia dalle poche centinaia a qualche migliaio; le più grandi hanno a disposizione un centro medico, una moschea e scuole per i più piccini.
Le strade sono generalmente strette e non asfaltate e le case piccole e coloratissime.
Qui i bambini giocano a pallavolo (lo sport nazionale maldiviano), le donne sono impegnate nell’intreccio delle foglie di palma, mentre gli uomini si dedicano alla pesca sui dhoni (le imbarcazioni tipiche).
Tra le isole di pescatori più famose ci sono Dharavandhoo, Gaafaru, Huraa, Dhangethi e Keyodhoo, dove sorge la guesthouse de Il mio viaggio alle Maldive.
Quest’ultima fa parte dell’atollo di Vaavu ed è popolata da circa 800 persone.
Sull’isola si trovano un paio di locali tipici dove godersi la cucina e l’ospitalità maldiviana: si tratta del punto di partenza ideale per avventurarsi in attività di snorkeling, pesca diurna e notturna, immersioni ed escursioni su isole deserte.
Keyodhoo è oggi una meta amata dai turisti che vogliono godere della meravigliosa natura maldiviana senza essere confinati nei resort di lusso.
Viaggiatori che desiderano scoprire il lato autentico delle Maldive, tuffarsi nelle sue acque turchesi e immergersi totalmente nell’atmosfera tradizionale di queste isole senza rinunciare a relax e benessere.